Economia o pace
Questa economia di mercato è una macchina necrofila perché obbliga gli stati a “proteggere” le proprie sfere di influenza con le armi.
Questa economia di mercato è una macchina necrofila perché obbliga gli stati a “proteggere” le proprie sfere di influenza con le armi.
Viviamo in un’epoca di catastrofi multidimensionali, alimentate dall’ideologia della crescita economica, che minacciano la vita sul pianeta. La proposta della decrescita mira a promuovere un’idea di abbondanza frugale.
Le connessioni tra crisi ecologica e crisi economica si sono tradotte in un’intensificazione dello sfruttamento dei territori e hanno determinato un aumento delle disuguaglianze.
Nel dibattito pro/contro la carne coltivata in laboratorio con le relative semplificazioni e mistificazioni, si intravedono le avvisaglie di una battaglia che diverrà cruciale negli anni a venire.
La corsa alla capitalizzazione dei dati ha indotto una centralizzazione radicale dei sistemi di informazione funzionale al capitalismo della sorveglianza. L’alternativa è la tecnologia open source.
L’alterazione del ciclo dell’acqua causata dal caos climatico, sommata al sovrasfruttamento delle falde e all’inquinamento, rendono la risorsa sempre più scarsa, fonte di disuguaglianze e conflitti.
La decrescita è una delle alternative etico-politiche che compongono il pluriverso – un mondo post-crescita e post-sviluppo che intende rispondere alle molteplici crisi della contemporaneità.