Ecologia dei beni comuni
Ripartire dai “beni comuni” per riscoprire la salvaguardia ecologica e il buen vivir. A partire dall’acqua.
Ripartire dai “beni comuni” per riscoprire la salvaguardia ecologica e il buen vivir. A partire dall’acqua.
Tra le diverse motivazioni della scelta veg vi è l’impatto ambientale ed etico dell’industria animale. Il ciclo della carne è quanto di più antiecologico e antieconomico si possa immaginare.
Il secolo dell’automobile ha distrutto gli spazi della socialità. Ma, forse, sta per finire. Le alternative di una mobilità meno inquinante, più economica ed efficiente sarebbero possibili.
La decrescita applicata all’urbanistica: deimpermeabilizzare, depavimentare, decementificare, deparcheggizzare. Fermare il consumo di suolo per conservare la biodiversità.
L’opposizione al modello “grandi opere” come creazione di uno “stato di eccezione” permanente. Contro il comando dall’alto dello spazio economico e politico. Una catastrofe senza disastro.
L’ecologia sviluppata dagli afroamericani integra la critica alle varie forme di dominio e di sfruttamento imperiale praticate dal potere occidentale.
Il circolo vizioso del debito e dell’austerità. I dividendi strozzano i bilanci pubblici. Ma c’è anche il debito ambientale che nessuno vuole pagare
L’alternativa alla poli-crisi c’è, si chiama economia eco-sociale solidale e dei beni comuni. Agisce nei luoghi ed è collegata in reti globali.
Biogiustizia, un nuovo indicatore integrato per una diversa idea di società decolonizzata e realmente sostenibile.
Costruire nuovi scenari geopolitici, tra declino dell’Occidente e nascita dei Brics. Il riarmo e I costi ambientali delle guerre. I movimenti pacifisti.