Che fine ha fatto l’European Green Deal? Dai prati verdi al riarmo
di Paolo Cacciari e Aldo Femia Tag: European Green Deal, Post-Growth, transizione ecologica
Pubblicato 06/05/2024
Il Green Deal si supponeva potesse di superare il neoliberismo europeo in direzione di una società più ecologica. Il tentativo è fallito come strategia e impostazione. Non indugiamo in facili spiegazioni consolatorie. Le cause del fallimento del riformismo ecologista non stanno nella sua eccessiva radicalità, bensì al contrario nella sua titubanza. Una autentica transizione energetica ed ecologica si può affermare solo nel quadro di un contestuale superamento delle regole del gioco del mercato, ovvero dei paradigmi sociali capitalistici (modi di produzione, stili di vita, sistemi di valori). Gli avversari del Green Deal stanno traendo dai suoi insuccessi facili argomenti per decretare la impraticabilità della transizione ecologica. Solo una alternativa di sistema può renderla attrattiva e praticabile per tutti i popoli, le genti, le comunità viventi sulla Terra. Il Green Deal deve iscriversi in una prospettiva di decrescita adottando un programma Post-Growth.