Fare decrescita: pensare e costruire comunità – Introduzione
L’autore è il coordinatore del Tribunale internazionale che formula sentenze e raccomandazioni ponendo al centro i diritti del vivente e fornendo un’alternativa al modello estrattivista dominante.
I primi effetti della riforma costituzionale degli art. 9 e 41. Oltre le diverse semantiche, ciò che conta è limitare le attività umane che compromettono i cicli naturali, l’ambiente come “bene unitario”.
Si possono fissare dei limiti esterni, dei vincoli costituzionali e di legge al paradigma della crescita a partire dai principi “no Harm”, “in dubio pro natura” e dal calcolo del Carbon Budget residuo.
El caso del río Machángara (Quito) que tiene derechos reconocidos constitucional y jurisprudencialmente a una reparación integral con soluciones basadas en la naturaleza.
Desde la Sentencia T-622 de 2016 se han proferido decisiones que declaran ríos, páramos, ecosistemas, parques o selvas como titulares de derechos: repercusiones y efectividad.
Nessuno stupore: anche il diritto romano conteneva il concetto di personalità giuridica di entità sovra-individuali non animate. L’agentività tramite rappresentante legale.
L’effettività delle norme giuridiche. I contenziosi giudiziari. Le perizie antropologico-giuridiche. La cognizione del corpo bio-culturale, contro l’abitare coloniale. Il caso dei Kichwa Sarayaku.
Dal Capitalocene alla “simpoiesi”. I legami simbiotici tra l’agire umano e le trame planetarie del vivente. La proposta della “fisiopolitica”. Oltre il giusnaturalismo e il positivismo.
Il sistema Terra possiede una unicità ontica. I bisogni umani (e le diverse organizzazioni sociali, politiche e giuridiche) dipendono dai flussi di materia e di energia. La divaricazione tra cultura e natura.